Il trattamento termiti e la disinfestazione delle strutture attaccate da tali insetti, può risultare problematico se non si dispone di informazioni e tecnologie adatte al problema.
Andiamo ad approfondire.
Le termiti
Sappiamo che sono insetti xilofagi sociali di piccole dimensioni che possono rappresentare un serio problema di mantenimento e di stabilità per le strutture lignee e per i materiali cartacei che vengono attaccati da tale insetto.
Le specie di termiti segnalate in Italia sono, ad ora, le kalotermes flavicollis, le cryptotermes brevis e le reticulitermes lucifugus. Tra queste l’ultima, per la sua bioetologia, è l’unica tra le tre specie che può essere rilevata con sistemi elettronici di monitoraggio.
La kalotermes flavicollis, come tutte le specie della famiglia delle kalotermitidi, non ha una casta di operai e tali funzioni vengono assolte dagli elementi giovani dei reali e dei soldati.
L’insetto alato (o reale) è di colore bruno-nerastro e presenta il pronoto gialloche è più largo della testa e presenta ali lunghe una volta e mezza mentre le neanidi sono biancastre e attere.
L’insetto attacca in natura le radici e tronchi di piante vecchie, mentre in ambiente urbano, alberi ornamentali strutture lignee di edificie manufatti lignei, ma non trascurano materiali cartacei e vegetali essiccati e conservati.
Gli adulti sfarfallano in primavera o tarda estateper costituire nuove colonie in prossimita di legni dove nidificare. In edifici quindi è probabile che possano nidificare nei muri, nei vuoti dei solai, nelle intercapedini, nelle nicchie o nei telai degli infissi.
Anche se comunemente si pensa che attacchi solo legni secchi, in preferenza si è riscontrato che non disdegna di materiali lignei che contengono una buona umidità. Si è riscontrato più volte che l’attacco di una trave avviene a ridosso del muro, dove si verificano molto più facilmente fenomeni di condensa e si approfitta della naturale umidità muraria.
Le loro colonie raggiungono un massimo di 2000 unità e producono gallerie nelle zone di legno di produzione primaverile (più tenera) lasciando integre le parti che si accrescono in altre stagioni (solitamente più dure).
Per loro natura i danni provocati dalle termiti non sono facilmente individuabili perché, essendo insetti lucifughi, sono molto accorti a danneggiare le superfici esterne del manufatto che le schermano dalla luce diurna. Solo gli insetti adulti, prossimi allo sfarfallamento, sopportano la luce ed escono per colonizzare nuovi territori.
La cryptotermes brevis fa parte anch’essa della famiglia delle kalotermitidi ed è originaria delle Indie ma ha trovato nel nostro territorio le condizioni ideali per diffondersi ed insediarsi in forma stabile.
L’insetto alato (reale) ha corpo di colore brunastro ed estremità più chiare e presenta le ali con bordo anteriore brunastro. Il soldato della specie ha invece ha corpo chiaro e testa bruna che misura circa un terzo della lunghezza totale. E’ specializzato a funzioni difensive fungendo da barriera protettiva e antiintrusione.
L’insetto attacca sia strutture lignee in opera che manufatti isolati con una particolare preferenza per il douglas e per l’abete quasi mai il pino.
Si differenzia dalla specie precedente per la modalità di attacco, mentre la prima attacca legni a contatto con le murature o il pavimento, questa non disdegna anche di legni asciutti ed isolati (addirittura anche le stampelle in legno dei vestiti.
La sciamatura si verifica a fine primavera e fino a tutta l’estate per formare un nuovo nucleo che si sviluppa fino a 300 individui.
Le gallerie che creano sono simili a quelle della kalotermes flavicollis quindi sgombere da rosume e si differenziano solo per la presenza di fori circolari verso l’esterno di diametro di 2 mm (praticati per lo sfarfallamento) che vengono richiusi dai soldati con una pellicola fecale (e non con grumi di escrementi come la flavicollis).
La Reticulitermes lucifugus è diffusa in tutta l’area del mediterraneo e, come tutte, si manifesta solo al momento dello sfarfallamento degli adulti alati che avviene a fine maggio. Il reale ha corpo nerastro con ali lunghe il doppio del corpo e con margine anteriore nerastro. Il soldato, di color paglierino-grigiastro, ha il pronoto trapezoidale e si distingue dalle kalotermiti che è rettangolare.
In ambiente urbano attacca legni umidi e una volta avvenuto l’attacco, l’infestazione si stabilizza anche se le condizioni igrometriche si riducono. Questo è reso possibile dalla capacità delle termiti di creare autonomamente nelle gallerie e nelle celle, le condizioni ideali di vita e di sviluppo.
Generalmente questa specie nidifica nel terreno anche distante molti metri dai legni da attaccare, e costituisce colonie nomerosissime che può arrivare anche a diverse centinaia di migliaia di individui.
Gli operai e le neanidi si spostano in continuazione verso le strutture da attaccare creando flussi molto intensi.
Proprio per tale caratteristica è difficilmente rilevabile per via strumentale.
La sciamatura avviene a fine maggio e può durare fin tutta l’estate, il processo viene favorito dalle operaie e neanidi che preparano le rampe di uscita con il rosume e la loro saliva in fori variamente dislocati.
Per le loro particolari abitudini, una infestazioni di tali specie puà propagarsi in pochi anni all’intera struttura attaccata con rischi seri di crolli e cedimenti.
Va notato che questa specie, per poter raggiungere i siti di foraggiamento più distanti, ove non possono sfruttare varchi naturali riparati, creano gallerie a prova di luce con terriccio, rosume e saliva. Le eventuali gallerie sopra terra sono spesso l’unico indizio per rilevare la loro presenza che non andrebbe mai distrutto in quanto costituisce l’unica importante via di attacco alla colonia.
A seguito delle diverse usanze di ogni specie fin qui descritte e laddove si riesca ad individuare la presenza di tali insetti (prima che sia troppo tardi), per ogni nido individuato deve seguire un adeguato trattamento con iniezioni di gel insetticida specifico ripetuto in più fasi.