Zanzare, come contrastare i rischi sanitari
Tutti i Ditteri ematofagi (come le zanzare) necessitano del sangue di vertebrati per raggiungere la maturità sessuale e quindi perpetuarne la specie.
Le zanzare hanno saputo adattarsi perfettamente all’ambiente antropizzato tanto da privilegiare addirittura precise aree geografiche.
Aldilà dei fastidi arrecati dalle punture, molto rilevante è l’impatto sanitario di cui diverse specie si sono rese protagoniste.
Maschi e femmine manifestano un marcato dimorfismo sessuale nonostante la caratteristica più incisiva sia il tipico apparato boccale di tipo pungente e succhiante esclusivo del sesso femminile.
Il maggior fastidio, in generale, avviene durante le ore notturne (sebbene si possano registrare orari precisi per alcune specie). Un approfondimento a parte lo merita la zanzara tigre (Aedes albopictus), la sola ad alzarsi in volo durante le ore di luce con picchi di attività al mezzogiorno.
Rischi sanitari
La capacità delle zanzare di contrarre microrganismi durante i vari pasti e inocularli successivamente al malcapitato ospite è il rischio principale di trasmissione di malattie:
febbre gialla, dengue, encefalite virale, zika e filaria solo le più importanti.
Al momento si contano oltre 100 virus (classificati come arbovirus) trasportati da questi insetti e in grado di causare malattia nell’uomo.