Il legno da sempre è stato considerato un eccellente materiale da costruzione.
I punti a favore che lo hanno reso particolarmente apprezzato in campo edilizio, sono la leggerezza e la facilità di lavorazione unite alla capacità di sostenere carichi elevati.
Per questo motivo il legno è sempre stato utilizzato per la realizzazione di tetti, travi, travetti, capriate, tavolati, pannelli, solai, pavimentazioni, etc.
La sua durabilità nel tempo non è opinabile, ma ciò nonostante la sua conservazione è costantemente minacciata da aggressioni parassitarie di cui i tarli costituiscono una delle minacce più rilevanti e pericolose.
Il problema tarli si evidenzia maggiormente sulle strutture di sostegno.
Le gallerie scavate dai tarli compromettono la resistenza meccanica del legno: gli effetti di tale indebolimento possono comportare cedimenti o crolli anche improvvisi.
Le conseguenze dell’azione dei tarli del legno sono pertanto imprevedibili.
La loro attività si svolge unicamente all’interno del manufatto, mentre esternamente non è possibile desumere alcuna presenza fino al momento dello sfarfallamento dell’adulto.
La comparsa dei fori di uscita è un chiaro indice, anche se tardivo, di avvenuta infestazione anche se l’insetto è già volato via.
Con i nostri trattamenti tuttavia è possibile annientare le forme biologiche biodegradanti ancora presenti nel legno ed evitare il ripetersi del problema.
In taluni casi, quando abbiamo certezza del problema è anche possibile intervenire prima che il tarlo sia sfarfallato.
Abbiamo infatti disponibili strumenti bio-acustici molto sensibili in grado di rilevare le attività interne del tarlo e quindi irradiare il legno prima che l’insetto si prepari all’evasione.
Anche i colombi urbani sono causa di un particolare tipo di inquinamento biologico, per di più le loro deiezioni danneggiano le strutture architettoniche delle città.
Sono soprattutto i centri storici cittadini ad offrire le migliori condizioni di vita a questi volatili sinantropi.
Sottotetti, solai, cornicioni, facciate di antichi palazzi offrono condizioni favorevoli per la loro proliferazione; l’inurbamento inoltre è favorito dal microclima (particolarmente idoneo), dalla minor competizione per i siti di nidificazione, dalle più facili fonti di cibo e dall’assenza di predatori.
Queste favorevoli combinazione ambientali hanno portato ad un aumento del numero di covate che si susseguono durante tutto l’anno.
Il guano, prodotto dai piccioni, intasa però le grondaie; la sua componente acida erode le pietre dei palazzi e dei monumenti alterandone la struttura creando cattive condizioni igieniche per i cittadini.
I dormitori e gli appostamenti, causa la quantità di detriti organici ammassati derivanti dalle deiezioni e dai resti degli individui morti, sono luoghi insalubri e rischiosi da frequentare perché carichi di miceti patogeni e parassiti.
L’obiettivo quindi che si deve raggiungere è quello di ottenere un miglior equilibrio tra l’ambiente urbano e la densità di colombi.
Lo sforzo deve essere di tutti affinché vengano limitate e controllate le risorse alimentari dei colombi, circoscritti i siti riproduttivi con uno sforzo da parte dei proprietari degli immobili con adozione di misure atte ad impedire la penetrazione, la posa e la nidificazione.
Le nostre tecnologie atte all’allontanamento offrono risultati molto interessanti riportando queste popolazioni sotto i livelli di guardia.