Trattamento anossico con azoto

Il trattamento anossico con azoto è il primo trattamento al mondo che utilizza l’azoto per la disinfestazione di materiali organici ed è specifico per le applicazioni sui Beni Culturali.

trattamento anossico

Dopo 20 anni di ricerche proponiamo il primo sistema progettato esplicitamente per la disinfestazione di mobili, libri ed oggetti tutelati dalle Sopraintendenze ai Beni Culturali.

L’aria è una miscela di azoto, ossigeno ed altri gas. Riducendo la presenza di ossigeno fino a valori trascurabili, si ottengono delle condizioni letali per ogni specie di parassita ad ogni stadio del loro ciclo vitale (uovo, larva, crisalide ed adulto).
Nel caso degli adulti, l’assenza di ossigeno, porta i parassiti ad allargare i tubercoli utili per la loro respirazione ottenendo di conseguenza la totale disidratatzione e la morte.

  • Il trattamento anossico con azoto risulta quindi una valida alternativa ecologica:
    – ai gas insetticidi finora utilizzati per tali scopi
    – ai sistemi con gas pressurizzati

veloxy1

E’ un sistema altamente sicuro, garantito ed ecologico che permette la conservazione di manufatti e beni di alto pregio in perfette condizioni di stabilità atmosferica e igrometrica anche per lunghi periodi senza ulteriori manutenzioni.

  • Il trattamento anossico con azoto, oltre ad offrire una garanzia di totale efficacia, presenta anche una serie di vantaggi utili:
    – le opere protette in atmosfera modificata rimarranno salvaguardate (per via dell’involucro) da ulteriori polveri ed agenti inquinanti presenti nell’aria
    – le opere vengono anche salvaguradate da processi ossidativi dovuti alla presenza di ossigeno in atmosfera
    – saranno protette da attacchi di insetti infestanti (tipo tarli ed insetti xilofagi) e da agenti biologici (quali muffe e funghi)
    – il film plastico protettivo, essento a barriera di gas, non permette il passaggio del vapor d’acqua evitando shock legati alle variazioni di umidità
    – in caso di vicinanza di molteplici opere immagazzinate e stoccate, evita l’eventuale contagio ed ulteriori contamizazioni per contatto
    – qualora la permanenza delle opere in atmosfera modificata dovesse durare per molti anni, è possibile effettuare una verifica degli involucri protettivi con cadenze periodiche in modo da monitorare i contenuti di azoto residui
    – precisiamo che l’azoto è un gas inerte che non arreca alcun danno né alle opere ed i manufatti né alle persone (anche alcuni confezionamenti dei cibi vengono trattati in tal modo).